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VALUTAZIONE DIRIGENTI SCOLASTICI
E’ stato pubblicato il Decreto n. 616 del 26 marzo 2025 con cui il MIM individua gli obiettivi, gli indicatori e i target da assegnare ai dirigenti scolastici da parte dei Direttori generali e dei Dirigenti preposti agli Uffici Scolastici Regionali per la valutazione riferita all’anno scolastico 2024/25 e dal cui esito dipenderà la retribuzione di risultato. In considerazione del regime transitorio, per l’a.s. 2024/25 viene individuato un numero ridotto di obiettivi, indicatori e target connessi a imprescindibili attività legate alle funzioni proprie del Dirigente scolastico di cui all’art. 25 del D. Lgs. n. 165/2001 nonché alle responsabilità dirigenziali discendenti da obblighi normativi, con l’esclusione dell’obiettivo a rilevanza regionale.
Tempistica
Per l’anno scolastico 2024/25 la tempistica del processo di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici è la seguente:
definizione annuale degli obiettivi entro il mese di marzo 2025;
attribuzione del punteggio finale di valutazione entro il mese di novembre 2025.
E’ certamente un dato positivo che si arrivi a un meccanismo di valutazione dei Dirigenti Scolastici, in quanto ormai più nulla potrebbe separarli dalla perequazione della retribuzione di risultato con gli altri dirigenti di 2 fascia ma è decisamente prematuro cantare vittoria. Le finalità delineate, in linea di principio, si concentrano sulla crescita professionale e sui risultati conseguiti dai Dirigenti Scolastici sulla base di obiettivi chiaramente definiti e misurabili e dei comportamenti organizzativi e professionali, in funzione del progressivo incremento della qualità del servizio scolastico, della valorizzazione e del miglioramento professionale dei Dirigenti Scolastici. A questo riguardo sono pienamente condivisibili le osservazione del CSPI “ il Sistema in oggetto non prevede misure di supporto o percorsi di sviluppo professionale né esplicita un orientamento al miglioramento delle competenze del dirigente scolastico”. L’applicazione a partire dal corrente anno scolastico appare poco realistica perché si tratta di una valutazione “a posteriori”. I dirigenti non risultano ancora informati circa gli obiettivi e le procedure. E’ previsto un organismo di garanzia per la corretta applicazione del sistema di valutazione. Preoccupano indicatori non riferibili strettamente al dirigente, basti pensare ai tempi dei pagamenti “delle somme spettanti al personale supplente breve e saltuario" o “al rispetto dei tempi di pagamento delle fatture commerciali” Ben poche sono le scuole, isole felici dove il personale è in numero sufficiente e sufficientemente formato, cosa dire poi della “Cura della formazione e dello sviluppo professionale del personale”. La formazione non è obbligatoria e se il personale non si vuole formare il dirigente sarà penalizzato sulla retribuzione di risultato?
Ulteriori informazioni saranno fornite nel webinar di prossima pubblicazione.
Documenti correlati :
Decreto interdipartimentale n. 616 del 26 marzo 2025
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